ZEITSCHRIFTENARTIKEL
Mehrsprachigkeit in der medizinischen Ausbildung: Ergebnisse einer Studierendenbefragung im Tessin
Romanistik in Geschichte und Gegenwart (RomGG), Bd. 28 (2022), Iss. 1: S. 75–93
Zusätzliche Informationen
Bibliografische Daten
Lobin, Antje
Vittore, Tania
Abstract
Dopo un lungo periodo senza la possibilità di studiare medicina nella Svizzera italiana, nel 2014 si è deciso di istituire una facoltà di scienze biomediche presso l'Università della Svizzera italiana a Lugano. Nella stessa università, dal 2020, è possibile frequentare un programma di Master triennale in medicina in inglese, svolto in collaborazione con le università di lingua tedesca di Basilea e Zurigo per la formazione a livello di Bachelor. Al letto del paziente, invece, viene usata la lingua italiana. Lo studio pilota di tipo esplorativo che si propone qui di seguito ha l'obiettivo di illuminare per la prima volta in modo sistematico la prospettiva degli studenti in questa formazione multilingue. Dopo una descrizione delle pratiche linguistiche in Svizzera, compresi gli aspetti migratori relativi alla formazione universitaria, vengono presentati i risultati di un sondaggio condotto al fine di ricavare informazioni sulle competenze linguistiche. Questi dati sono stati raccolti tra aprile e maggio 2022 in due parti. La prima parte prevede un questionario online in cui sono stati ottenuti dati utili a determinare quali competenze gli studenti hanno di fatto nelle lingue coinvolte e quali atteggiamenti linguistici esistono. Nella seconda parte sono state condotte interviste semistrutturate necessarie a determinare le lingue utilizzate nell'interazione concreta con i pazienti, i medici e i compagni di corso. I risultati mostrano che l'apprendimento dell'italiano inizia perlopiù solamente all'università e che la valutazione della competenza orale è più alta di quella scritta. Gli atteggiamenti verso l'italiano sono molto incentrati sul contesto d'uso e sul contesto di acquisizione della lingua. Inoltre viene ripetutamente espresso il desiderio di un livello più alto di competenza nella comunicazione quotidiana, e con esso un maggior grado di empatia.